La lavorazione

Ogni oggetto un pezzo unico fatto a mano!

La nostra prima prerogativa, attraverso la vendita, è di far conoscere alle persone la bellezza e la passione che si celano dietro ad un oggetto realizzato in modo artigianale. Che si tratti di legno, pelle, vetro, ceramica o similari ciò che conta è l’estro e l’esperienza dell’artigiano. Prendendo ad esempio il legno di ulivo, la sua lavorazione inizia già al momento della sua stagionatura sotto forma di tavolame o ciocchi. Può durare da 2 a 8 anni circa, periodo durante il quale, il legno subisce forti variazioni e contrazioni che ne determinano alla fine la reale superficie idonea a poter essere lavorata. Successivamente si passa alla scelta del tronco o tavola da utilizzare, a seconda dell’oggetto che si vuole realizzare. Le tecniche e gli strumenti impiegati sono vari, dal pantografo, a frese, seghe a nastro, tornio, sgorbie, laser e la loro scelta è affidata all’esperienza dell’artista che sa di avviarsi ad una vera “missione”. In compenso, una volta terminato l’oggetto, le sue venature lo renderanno diverso e unico nel suo genere e piuttosto adatto ad essere utilizzato in cucina perché compatto e quindi molto poco poroso. Infatti non assorbe gli odori di ciò che vi si taglia. Inoltre, si possono avere dei vantaggi secondo l’oggetto da usare, ad esempio: con i taglieri ci si può tagliare e servire di tutto (verdure, salumi, formaggi, carne, pesce, cioccolata) senza che il coltello lo sbricioli o rovini. Indicati per servire formaggi molli (sull’ulivo non si appiccicano). Oppure le ciotole, belle ed eterne, in base alla grandezza possono contenere frutta, noci, pane, riso freddo, panzanella, pasta, insalata, zuppe, legumi, olive, vari tipi di marmellate o spezie.

Oggettistica il legno di Ulivo - D'olivo

Ogni oggetto una piccola opera d’arte!

Anche per i quaderni in cuoio il concetto di “artigianalità” è grossomodo lo stesso del legno di ulivo. Ogni quaderno è leggermente diverso dall’altro in virtù delle conce che, essendo vegetali e non sintetiche, differiscono sempre ad ogni concia. Le tecniche di lavorazione dei quaderni sono di due tipi: a “secco” e a “sublimazione”. A secco, ad esempio, sono i quaderni con o senza Tau impresso in copertina; rimane la tecnica di stampa più diffusa: con la pressione ed il calore si incide in modo permanente il pellame. La legatura con il laccio lungo avvolgente sembra risalire all’epoca degli amanuensi ed usata per tenere insieme i manoscritti meno importanti che non venivano rilegati in modo classico ma più costoso, cioè cucendo ed incollando tra di loro le varie pagine (quasi sempre di pergamena) fino a creare il manoscritto come lo conosciamo oggi. A “sublimazione” invece è una tecnica in cui, mediante l’uso di pressione, temperatura e vapore, vengono “spinti” i pigmenti dentro lo strato superficiale della pelle. Sostanzialmente si potrebbe definire un vero e proprio tatuaggio, di per sé indelebile. Questo è anche il motivo per cui non si avverte spessore tra la parte sublimata e la parte di pellame tinto a mano.

Tra gli oggetti proposti troviamo anche quelli eseguiti direttamente da noi come i bracciali in corda assemblati con sfere di ulivo e vetro o i rosari creati in origine per i francescani e le clarisse. Molto decorativi sono i Tau, dei quadretti o delle fette rustiche che dipingiamo a mano con tempera acrilica. Tecnica che ben si presta ad essere impiegata sull’ulivo che spesso fa da sfondo o contorno al dipinto stesso.